Pandolce

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Pandolce a fette - La cucina di nonna Rita

Oggi, per la festività dell’Epifania, non potevo far mancare il consueto Pandolce.

Il pandolce che preparo per la mia nipotina e per i mie cari è ricco di uvetta e canditi, e sprigiona tutto il profumo delle arance siciliane. Nella mia famiglia lo adorano tutti e lo sforno spessissimo ma sopratutto non lo faccio mancare per l’Epifania. E’ un modo dolce di concludere le festività natalizie.

Col tempo ho scoperto, da quando mia figlia, una volta sposatasi, si è trasferita in Germania, che c’è un dolce tipico per le festività natalizie che somiglia al mio pandolce: lo Stollen. 

Lo stollen è un tipico dolce natalizio tedesco; si tratta di una pasta dolce lievitata, ricca di burro, frutta secca, canditi (cedro e arancio), uva passa e uvetta di Corinto. È un dolce tra il nostro panettone e il panforte.

Christsollen o Stollen - La cucina di nonna Rita

Insomma, dopo tanti anni, è come se le tradizioni della nostra famiglia si siano misteriosamente miscelate con quelle tedesche. 

Se lo provate non lo lascerete tanto facilmente, e poi è adatto anche per la prima colazione o per una merenda genuina e sana.

Allora che aspettate? Correte a provarlo anche voi!


Pandolce


Portata: Dolci e dessert
Difficoltà: Moderata
Porzioni:  2 Pandolce
Tempo prepar:  2 ore di lievitazione e 10 minuti
Tempo cottura:  25-30 minuti
Tempo totale:  2 ore e 40minuti


Ingredienti


  • 500 gr farina 0 tipo manitoba (o farina 00 MOLINO CHIAVAZZA)
  • 4 cucchiai zucchero semolato
  • 2 uova
  • 180 ml di latte tiepido
  • 60 gr burro
  • 1 cubetto lievito di birra
  • qualche cucchiaio marmellata di arance (o altra confettura a piacere)
  • 70 gr frutta candita (mista)
  • 70 gr uvetta sultanina
  • 1 arancia (utilizzeremo la buccia)
  • oppure al posto dell’arancia utilizziamo una fialetta ai fiori d’arancio

Preparazione


  • Sul piano lavoro disporre la farina a fontana e al centro aggiungere il lievito sbriciolato che copriremo con lo zucchero. Facciamo riposare per qualche minuto in modo che lo zucchero attivi il lievito.
  • Sciogliere a bagnomaria il burro e intiepidire il latte.
  • Grattugiamo la buccia dell’arancia, facendo attenzione a non grattare la parte bianca che risulta amara. Mi raccomando: l’arancia deve essere biologica, altrimenti usiamo la fialetta ai fiori d’arancio.
  • Passato il tempo di attivazione del lievito con lo zucchero, unire alla farina le uova, il burro sciolto e il latte tiepido e il sale, avendo cura di non farlo andare in contatto diretto con il lievito. Con un cucchiaio di legno iniziare ad amalgamare tutti gli ingredienti. Impastare energicamente con le mani l’impasto ottenuto, se necessario aggiungere man mano un po’ di farina (l’impasto non deve risultare appiccicoso). Impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Mettere l’impasto in una ciotola capiente, coprire con pellicola e far lievitare per 2 ore in un luogo tiepido: l’impasto deve raddoppiare. Di solito io metto l’impasto dentro il forno spento con un contenitore di acqua bollente: l’umidità favorirà la lievitazione.
  • Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume, versiamolo sul piano di lavoro leggermente infarinato e dividiamolo a metà.
  • Con un mattarello stendiamo l’impasto con un mattarello dando una forma rettangolare (circa cm 50×30). Stendiamo sopra un velo di marmellata di arance o di altro frutto a voi gradito, o possiamo anche lasciarlo al naturale. Arrotoliamo dal lato più lungo la sfoglia farcita e adagiamo su una teglia rivestita da carta forno. Spennelliamo la superficie con il latte o se preferite con il tuorlo di un uovo battuto con un po’ di latte (basta uno o due cucchiai).
  • Procedere nello stesso modo con il secondo panetto di impasto.
  • Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 25/30 minuti circa, prima di sfornare fare la prova stecchino. Far intiepidire e servire a fette.

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Questa ricetta ha partecipato al contest della Molino Chiavazza #befanagolosa indetto per scoprire i dolci tradizionali della festa della Befana ed è stata inserita nel ricettario della Molino Chiavazza.

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Nonna Rita

Una nonna che vuole condividere le ricette della sua cucina, ricette sperimentate, pescate in rete. Ma anche ricette tipiche della mia regione e città. Piatti dal sapore familiare da gustare ed assaporare con chi si vuole bene. Nonna Rita

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